AVVERTENZA
Nei
preamboli
(Nota storico
biografica) al Giornale di Ottavia Negri, oltre alle
carte Velo e Negri,
è
stata sempre fonte insostituibile la
sconfinata produzione di Giovanni da Schio [Persone
Memorabili, Famiglie, ecc.] assieme a numerose altre che per
brevità citiamo solo in bibliografia.
C'è
una precisazione da fare: in realtà Ottavia comincia a scrivere il 25
aprile 1797, ma altri hanno
interpretato il preambolo che ella pone all'inizio come scritto nel
1796.
L'equivoco
è dovuto al fatto che in questo preambolo Ottavia riassume i fatti del 1796 e
scrive 1796 a lato di quelle prime pagine. Del resto lei stessa dice: "....
Il 25 aprile 1797, giorno nel quale ho cominciato a scrivere questo
giornale."
Ovviamente,
ho ripreso moltissime informazioni e molto spesso
ho parafrasato pari pari il dejà vu. [Cfr. M. SARDO, Ottavia, le Bisce e Bonaparte,
Vicenza, 1989]. Diversamente avrei rilasciato un bel documento
sì, ma di
difficile comprensione al profano perché mancante completamente delle
premesse naturali sue proprie.
A
scanso di altri equivoci,
ecco
alcune
doverose precisazioni di ordine
tecnico generale.
Ho
lavorato per la gran parte, su di un esemplare che consta di due volumi: il
primo volume, in parte di mano
-
molto probabilmente
-
del marchese Vincenzo
Gonzati, va dall'inizio (25 aprile 1797) al 31 marzo 1801; il secondo volume,
di altro copista che non siamo riusciti ad identificare, copre il periodo 10
aprile 1801 - 2 marzo 1814.
Esiste
tuttavia, alla Biblioteca Bertoliana di Vicenza, - e l'abbiamo saputo
troppo
tardi - anche un altro esemplare del Giornale, stavolta autografo di Ottavia,
ma mutilo del primo volume. Ce ne siamo serviti ovviamente per controllare i
punti dubbi della nostra trascrizione.
(Ci
fu
riferito che questo primo volume autografo esisterebbe presso l'archivio
di una nobile famiglia vicentina, ma - con rammarico - non abbiamo avuto modo
di consultarlo.)
La "revisione critica" del Giornale di Ottavia N. V. offerta nel volume pubblicato dall'Accademia Olimpica di Vicenza, si riprometterebbe di render il testo più fruibile oggi, ma - personalmente, da uomo della strada, non titolato, - che ha fatto un lavoro "amatoriale", come dice qualche professionista di storia - non trovo la cosa particolarmente logica, almeno così come è stata fatta.
Infatti,
non ha senso
sciogliere le abbreviazioni facilmente intelligibili,
come K.r
per Kavalier o M.r per Monsieur, cordialm.e per cordialmente; o togliere
le maiuscole là dove il testo le porta, come era
uso di allora.
Ottavia scrive Francesi ed Austriaci, Società Patriottica e noi invece scriviamo francesi ed austriaci, società patriottica.
E
allora?
Nella revisione critica ufficiale, il testo di Ottavia è stato alterato proprio là dove non era necessario. Esso, infatti, non ha bisogno di interventi se non rarissimi.
Ottavia
- l'abbiamo detto - cita il mese solo il primo giorno,
limitandosi nei seguenti a :
2
d.o,
15 d.o [detto]. Così cita l’anno
soltanto
il primo giorno di ogni
anno.
Ora, visto che si intervenuti ad aggiungere tra parentesi quadre il nome del mese, è inspiegabile come non si sia provveduto anche ad aggiungervi l’anno, evitando al lettore eventuale di sfogliare decine o centinaia di pagine solo per capire di che annata si stia trattando.
In questa sede si rimedia anche a questo.
Non posso invece passar sotto silenzio il fatto che in tal volume non sia stata pubblicata la mia relazione al relativo convegno pur regolarmente consegnata per la pubblicazione.
Evidentemente, non essendo io un professionista della storia non potevo comparire in copertina, pur avendo macinato la trascrizione di 580 delle 680 pagine del volume.
Compare invece - purtroppo - al posto della MIA nota biografica su ONV, immediatamente prima del GIORNALE, un riassuntino - tra l'altro scorretto (forse da analfabetismo di ritorno) - che non è opera mia.
***
E'
opportuno chiarire che il manoscritto autografo di Ottavia porta
l'intestazione di: Cronaca Vicentina.[ BBV G 23.10-12 (1544)]
Giornale
è invece il titolo del manoscritto non autografo. [BBV G 23.10 13-14 (1786)]
È ovvio che per una miglior conoscenza del periodo di cui ci occupiamo, questa cronaca non sarà sufficiente e converrà rinfrescarsi almeno a grandi linee le vicende della Storia.
Chi
voglia tuttavia conoscere da vicino la storia locale vicentina avrà modo -
con questo volume informatico - di leggere i pensieri da una mano di allora, e
potrà egli stesso mediarli col senno di poi.
Mi cullo nella presunzione di aver a ciò portato un qualche modesto contributo.