Jean Antoine Étienne Vachier detto Championnet
(Valence, 13 aprile 1762 – Antibes, 9 gennaio 1800) è stato un generale francese,
protagonista in Italia
della difesa della Repubblica Romana e della nascita di
quella partenopea.
Si mise in luce durante la Rivoluzione francese tanto che un battaglione
lo scelse come proprio comandante. Nel maggio 1793 fu incaricato di
vincere i tumulti scoppiati nella regione dello Giura, riuscendovi senza spargimenti di
sangue. Come comandante di brigata in quegli anni prese parte, agli ordini del
generale Jean-Charles Pichegru, alla campagna del Reno,
combattendo a Wissembourg e nel Palatinato,
e meritando aperti riconoscimenti da parte di Lazare
Hoche.
In occasione della Battaglia di Fleurus si segnalò per
l'abilità dimostrata combattendo al centro dello schieramento e la sua tenacia
fu decisiva alla vittoria di Jean-Baptiste Jourdan. Questo gli meritò,
nelle campagne successive, il comando dell'ala sinistra delle armate francesi
sul Reno tra Neuwied e Düsseldorf
con il quale assolse egregiamente i suoi compiti in tutte le spedizioni, sia
vittoriose che no, verso il Lahn ed il Meno.
Nel 1798
Championnet fu nominato comandante in capo dell'Armata di Roma che doveva
proteggere la giovane Repubblica Romana contro le minacce
del Regno di Napoli e della flotta britannica. Sebbene
la sua armata fosse costituito nominalmente da 32.000 uomini, in realtà non
contava più di 8.000 effettivi, ciascuno dei quali non aveva più di 15
caricatori di munizioni a disposizione. Il generale austriaco Karl Mack von Leiberich suo avversario
diretto aveva, invece, truppe meglio armate e dieci volte superiori. Nonostante
ciò Championnet gestì così abilmente le sue forze che sconfisse l'esercito
napoletano alla battaglia di Civita Castellana il 5
dicembre 1798, nove
giorni dopo riconquistò la città di Roma, precipitosamente abbandonata da Ferdinando IV di Borbone, ripristinandovi
la repubblica. Invaso il regno di Napoli riusci a stipulare l'11 gennaio 1799 un vantaggioso
armistizio con il vicario del re Francesco Pignatelli ma non
essendo state rispettate le condizione poste il 23 gennaio 1799 conquistò la
stessa Napoli. Trovatosi inopinatamente alla testa di un intero regno
consentì la formazione della Repubblica nel (1799), peraltro mai
riconosciuta dal governo francese, che anzi inviò suoi rappresentanti a
spogliare il regno. La sua aperta intolleranza verso ogni opposizione lo portò
ben presto a scontrarsi con costoro tanto da cadere in disgrazia ed essere
richiamato in patria (e perfino tratto in arresto il 24 febbraio 1799) e
sostituito dal collega MacDonald. L'anno dopo
era di nuovo comandante in capo dell'Armata delle Alpi,
un'altra armata esistente solo sulla carta, che riuscì a creare dal nulla ed a
portare in battaglia in soli tre mesi. Tuttavia le sue truppe furono decimate
da un'epidemia di tifo e Championnet fu sconfitto a Genola il 4
novembre 1799 dagli austro-russi. Colpito anche lui dall'epidemia che aveva
falcidiato le sue truppe, morì pochi mesi dopo.