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Testa Francesco.

Avvocato, non nobile, ma molto ricco.

A Padova, in seminario ove studiava fu cacciato varie volte per indisciplina, ma fu sempre ripreso. Non aveva bisogno di esercitare la professione. Frequentava tutti i migliori ambienti di Vicenza. Fu Municipalista. Giacobino moderato, ma ardente, fu coerente anche nei tempi difficili. Propose un piano per l'abolizione dei fidecommissi che peṛ non fu accolto dalle autorità e se ne usć in pasquinate contro il metodo approvato.

Mordace, sarcastico, scrisse molti epigrammi e  sonetti. Come il seguente (in morte di Fedele Lampertico) che dà molto bene l'idea della sua personalità: